Workshop

“Fai il bravo”. “Stai seduto composto”. “Rispetta le regole”.

Quante volte fin da piccoli, ci siamo sentiti ripetere frasi del genere e quante volte abbiamo ascoltato questi suggerimenti per ricevere gli apprezzamenti dei nostri educatori. Inevitabilmente, però, questa ricerca del consenso genera dei meccanismi di difesa che, nelle persone e ancor più negli improvvisatori, provocano spesso assenza di spontaneità, paralisi da analisi e, soprattutto, paura di essere vulnerabili. Tutto ciò inoltre conduce frequentemente a forme d’ansia, panico e stress, che si riflettono su ogni attore in scena indipendentemente dal suo livello di esperienza.

E’ possibile migliorare la propria tecnica a tal punto da esser infallibili e dunque ricevere sempre il consenso del pubblico? No. Ciò che, invece, è possibile fare è considerare il fallimento come inevitabile e trasformarlo da debolezza a forza.

Due vie trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta. Bravo! Ma hai provato anche l'altra? In questo workshop lavoreremo su una delle cose più ardue per un improvvisatore esperto: abbandonare la propria naturale tendenza all'originalità per allenare la semplicità, l'ovvietà e la capacità di fare il passo immediatamente successivo.

Scopriremo quanto divertente possa essere provare a essere noiosi, quanto può essere originale essere banali, quanto può essere insolito essere ovvi. Fortemente ispirato al lavoro di Keith Johnstone, è un lavoro indicato per gli improvvisatori che stanno lavorando sul linguaggio della long form, ma profondamente utile anche per chi lavora su altri linguaggi. Scopriremo come sembrare mind-reader, senza esserlo; qual è la differenza tra scoprire e inventare; che cosa si aspetta da noi il nostro compagno e il pubblico che ci sta guardando.

L’intelligenza è una qualità spesso sopravvalutata. Specie sul palco. Il desiderio di apparire intelligenti durante una performance spesso agisce come inibitore della nostra ispirazione, del nostro divertimento e di quello dei nostri compagni.

In questo laboratorio costruiremo le condizioni per poter lavorare come gioiosi imbecilli, lasciando riposare il nostro cervello. E scoprendo il piacere di salire sul palco mossi da una complice stupidità di gruppo. Solo uno stupido non vorrebbe partecipare!

L’importanza del conflitto all’interno di una storia è un concetto che, se lavorato senza profondità, tende a limitare le nostre possibilità in scena. Creando frequentemente una storia in cui il conflitto si presenta in maniera quasi istantanea e senza aver creato le necessario promesse perché tale conflitto possa risultare interessante e credibile.

In questo laboratorio esploreremo le possibilità che un’impostazione diversa per l’inizio di una scena può creare. Atterreremo sull’altra metà della luna per vedere cosa succede se e quando le nostre storie nascono in assenza di conflitto. Gli effetti potrebbero essere incredibilmente sorprendenti, ispiranti e...positivi.

Forti dell'esperienza accumulata nell'ideazione, creazione e realizzazione del primo film muto improvvisato del mondo, Francesco Lancia della compagnia de "i Bugiardini" presenta un workshop per esplorare le tecniche e il linguaggio dell'improvvisazione senza parole. Un lavoro nato dalla fusione dei principi fondamentali delle scuole d'improvvisazione Canadese e Nord Americana. Ovvio, Semplicità, Emozioni, Connessione, e Gioco della scena sono solo alcuni degli argomenti che affronteremo in questo workshop in cui sarà il silenzio a farla da padrone. E' possibile improvvisare in silenzio per più di 5 minuti raccontando una storia coinvolgente, emozionante e divertente allo stesso tempo? La risposta è sì e insieme scopriremo come.

Improvvisare cantando può essere uno dei compiti più difficili per un improvvisatore: bisogna saper cantare, tenere il ritmo, creare all'istante un testo che stia in metrica e che magari faccia rima... Troppa attenzione alla tecnica può pero distogliere l'attenzione a ciò che è veramente importante per riuscire nell'improvvisazione musicale: avere voglia di divertirsi, avere fiducia nel gruppo ed essere pronti a schiantarsi al suolo con gioia. In questo workshop esploreremo alcune delle tecniche che sono dietro la costruzione di "B.L.U.E. - il musical completamente improvvisato": essere semplici, far parlare le proprie emozioni, sviluppare una mente di gruppo e avere voglia di sbagliare senza paura... il tutto con la gioia di cantare e ballare senza freni!

Per improvvisatori con media/molta esperienza e con passione per il canto.

E’ necessaria la presenza di un musicista improvvisatore con tastiera.

Sei una compagnia teatrale, un’azienda o un ente interessato a realizzare un percorso di formazione basato sull’improvvisazione teatrale? Contattaci e creeremo insieme un progetto costruito su misura per le tue esigenze!